sabato 11 gennaio 2014

Siamo tutti figli di una mamma e di un papà.

In molti paesi, Europa compresa, le politiche familiari si stanno orientando verso il riconoscimento e l'equiparazione delle unioni omosessuali con quelle della famiglia tradizionale fondata tra l'unione di un uomo e una donna, secondo la legge non scritta della natura.
L'argomento è estremamente complesso e opinabile, pertanto,  senza voler entrare  con il dovuto approfondimento sulla questione della crescita dei bambini all'interno di una famiglia omosessuale, mi limito a segnalare come un gran numero di psicologi e sociologi smentiscono, nel quasi totale silenzio dei media, il buonismo progressista sull'argomento, ribadendo come sia fondamentale la presenza del padre e della madre nell'educazione di un figlio.
Leggi che aboliscono i nomi di mamma e papà in favore di risibili nuove categorie come "genitore 1 e genitore 2", danno la misura dello slittamento ideologico tra il comico e il grottesco.
L'argomento in Italia è ancora in fase embrionale grazie alla forte resistenza del centro-destra e alla perplessità dei cattolici presenti nel centro-sinistra, diciamo pure nel PD,   ma fino a quando si riuscirà a tenere il fronte ?
(foto di Luca Volontè)

Antonio Patera

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