mercoledì 12 marzo 2014

La famiglia tradizionale.

In molti paesi, Europa compresa, le politiche familiari si stanno orientando verso il riconoscimento e l'equiparazione delle unioni omosessuali con quelle della famiglia tradizionale fondata tra l'unione di un uomo e una donna.. L'argomento è estremamente complesso e opinabile, pertanto, senza voler entrare con il dovuto approfondimento sulla questione della crescita dei bambini all'interno di una famiglia omosessuale, mi limito a segnalare come un gran numero di psicologi e sociologi smentiscono, nel quasi totale silenzio dei media, il buonismo progressista sull'argomento, ribadendo come sia fondamentale la presenza del padre e della madre nell'educazione di un figlio. Leggi che aboliscono i nomi di mamma e papà in favore di risibili nuove categorie come "genitore 1 e genitore 2", danno la misura dello slittamento ideologico tra il comico e il grottesco. L'argomento in Italia è ancora in fase embrionale grazie alla forte resistenza del centro-destra e alla perplessità dei cattolici presenti nel centro-sinistra, diciamo pure nel PD, ma fino a quando si riuscirà a tenere il fronte ?
Fatta questa personale considerazione, è necessario ricordare che nell’intento dei costituenti, l’Art. 29 della Costituzione non aveva una portata giusnaturalistica.
Infatti come testimoniato da Nilde Iotti, mirava a evitare la pratica diffusa del precedente periodo fascista dell’ingerenza dello Stato nell’autonomia della famiglia palesata per esempio nell’obbligo di improntare l’educazione familiare a sentimento nazionale fascista, nel divieto per gli ebrei di sposarsi in terra italiana o nel divieto di matrimoni tra italiani ed ebrei per non contaminare la razza. Perciò come sostenuto da Aldo Moro, l’Art. 29 della Costituzione non è una definizione che ammette solo la famiglia legittima fondata sul matrimonio, ma è una determinazione di limiti all’ingerenza dello Stato, possibile solo in determinati casi eccezionali, come l’assicurare l’uguaglianza tra i coniugi o l’educazione della prole, in tal senso naturale significa razionale, nel senso che la conformazione interna della famiglia non si deve esaurire fatalmente nel
matrimonio ma sarà rimessa alla razionalità dello sviluppo storico.

Antonio Patera

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